SPESE POSTALI: AUMENTO PERNOTIFICA VERBALI

Posted by sophia.parasiliti
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Si segnala un aumento del 7% delle spese postali per le raccomandate con cui si notificano le multe.

A stabilirlo è stata la delibera n. 171/22/CONS dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) – (qui il link)

Nella tabella allegata alla delibera del Garante, pubblicata sul sito dell’AGCOM, si dispone l’aumento a 10.15 euro del prezzo delle raccomandate finalizzate alle notifiche di atti giudiziari, categoria che include anche le multe stradali.

Tale incremento si aggiunge ai costi procedurali, che vanno da un minimo di 2,50 a un massimo di addirittura 15 euro a seconda del Comune sanzionatore.

Ma in cosa consistono le spese procedurali citati nei verbali?

Si compongono principalmente di tre voci:
1) il costo di notificazione che si scompone a sua volta nel costo del servizio (recapito) e nel costo del prodotto (parte cartacea);
2) il costo di interrogazione e di ricerca del nominativo dell’interessato o degli interessati o di tutti gli altri dati necessari per completare l’accertamento;
3) da tutti i costi che possono essere qualificati come oneri di istruttoria.

In questa aliquota vanno tenuti conto tutti i valori relativi a spese che l’ufficio affronta per l’accertamento della violazione alle norme del codice della strada.

Possono far parte di questa quota le spese per il mantenimento della strumentazione per la rilevazione, le spese per l’acquisto di gestionali o software o altri servizi connessi all’ufficio verbali, le spese per acquisto di stampanti o altre attrezzature e finanche alle spese di beni a fecondità semplice quale carta e inchiostro per stampanti.

La carenza di una disciplina uniforme sul territorio nazionale ha determinato una sorta di “giungla”.

Pertanto, queste spese, sono a carico del cittadino e delle imprese, addirittura raddoppiano in certi casi da Comune a Comune.
L’inaccettabilità di tali condotte è stata lamentata dalle associazioni di categoria e posta dall’Antitrust all’attenzione del Parlamento.

È emerso che gli enti locali non solo non rendicontano le multe al Mims, ma anche nell’attività di accertamento si riscontrano non poche irregolarità.

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