Decreto flussi 2023 e i lavoratori stranieri
Il Decreto Flussi 2023, ha stabilito l’ingresso di 82.705 lavoratori stranieri in Italia per quest’anno.
Il suddetto Decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 21 del 26 gennaio, ha destinato 30.105 dei quali a diversi settori lavorativi, tra cui l'autotrasporto.
Questi 30.105 lavoratori devono essere cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria, così ripartiti:
-24.105 provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina;
-6.000 provenienti da Paesi con i quali nel corso del 2023 entrino in vigore accordi cooperazione in materia migratoria.
Per il settore dell’autotrasporto merci per conto terzi l’istanza di nulla osta per lavoro subordinato è ammessa soltanto in favore di lavoratori conducenti muniti di patenti professionali equivalenti alle patenti di categoria CE, cittadini dei Paesi compresi nell’elenco di cui all’art. 3, comma 1, lett. a) del DPCM, che risultino convertibili in Italia sulla base di vigenti accordi di reciprocità (attualmente esistenti con: Albania, Algeria, Marocco, Moldova, Repubblica di Macedonia del Nord, Tunisia, Ucraina).
Condizione necessaria per l’impiego di questi autisti, non solo in Italia ma in tutta Europa, è che abbiano conseguito la Carta di qualificazione del conducente (CQC).
Un’importante novità del decreto riguarda il datore di lavoro: dovrà presentare nella domanda la documentazione necessaria a dimostrare di aver verificato, presso il Centro per l’impiego competente, l’indisponibilità in Italia di un lavoratore in grado di compiere le stesse mansioni.
Nello specifico il decreto intende per “indisponibilità” 3 circostanze:
1) l’assenza di un riscontro da parte del centro per l’impiego entro 15 giorni lavorativi dalla richiesta del datore, in merito all’individuazione di uno o più lavoratori rispondenti alle caratteristiche richieste;
2) l’accertata inidoneità del lavoratore da parte dal datore prima della richiesta di nulla osta, ad esito dell’attività di selezione del personale inviato dal centro per l’impiego;
3) la mancata presentazione, senza giustificato motivo, del lavoratore a seguito della convocazione del Centro per l’impiego al colloquio di selezione (decorsi almeno venti giorni lavorativi dalla data della richiesta di personale da parte del datore di lavoro al centro per l’impiego).
Per coloro che fossero interessati a partire dalle 9.00 del 30 gennaio 2023 e fino al 22 marzo 2023, sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda all’indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it.
Il sistema sarà disponibile con orario 08:00 – 20:00 tutti i giorni della settimana, sabato e domenica compresi.
Sempre allo stesso indirizzo, le richieste di nulla osta potranno essere presentate a partire dalle 9.00 del 27 marzo 2023 e fino ad esaurimento delle quote stabilite e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.